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Il Dress Code Perfetto per lo Sposo

Se è vero che “un uomo non deve chiedere mai” (come recitava il celebre spot anni 90) a volte, specialmente in un giorno così importante come quello del proprio matrimonio, sarebbe opportuno!

Dimenticate le frasi e i consigli degni del peggior bar dello sport e niente panico, ecco pronto il prezioso decalogo di Nicola Santini, esperto di bon ton

Scatti Foto Bouquet Bologna

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    LE 5 COSE DA FARE
1) Scarpe nere e allacciate senza impunture: sempre e senza eccezioni
2) Il tight con cilindro solo se la chiesa e la location per il banchetto sono all’altezza di un tono così alto
3) Il fazzoletto da taschino nei matrimoni pomeridiani
4) La cravatta da portare con disinvoltura, non si toglie mai: bene abituarsi indossandola un’ora al giorno, anche durante un pasto, ogni giorno per un mese, per coloro che non la usano abitualmente
5) Le mani libere da tutto: niente bracciali o anelli: nulla oltre la fede. L’orologio è discreto e i gemelli minuscoli.

    LE 5 COSE DA NON FARE

1) La giacca lunga tipo paggetto fine 700, disponibile solo nei negozi da cerimonia, per il solo gusto di avere un abito particolare, è attentato al buon gusto.
2) Il taglio della cravatta durante il banchetto, per giustificare una raccolta fondi, è segno che si è toccato il fondo
3) La giacca appoggiata sullo schienale della sedia con la cravatta spostata su una spalla durante il pranzo: servono commenti?
4) La classica gag organizzata dagli amici di lui in cui lui si mette alla tavola da stiro e lei si mette giacca e sigaro in mano: se vuole essere un buon marito, ha il dovere di opporsi.
5) L’arrivo in chiesa con gli occhiali da sole. Per lo sposo questo accessorio nel giorno del sì è da dimenticare

Nicola Santini

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